Domenica 6 aprile 2025, un giorno che passerà alla storia per il tennis italiano: alle ore 15.00 Flavio Cobolli ha conquistato l’ATP 250 di Bucarest sconfiggendo l’argentino Sebastián Báez con un doppio 6-4; tre ore più tardi è stata la volta di Luciano Darderi, che a Marrakech ha piegato in due tie-break l’olandese Tallon Griekspoor. I due hanno così ottenuto, rispettivamente, i titoli in singolare ATP numero 100 e 101 del movimento italiano nell’era Open, un traguardo storico che fa il paio con un’altra ricorrenza speciale: è infatti soltanto la terza volta nella storia che due italiani conquistano un titolo ATP nello stesso giorno. Era capitato il 22 luglio 2018, quando Fabio Fognini aveva sconfitto Richard Gasquet a Båstad (Svezia) e Marco Cecchinato si era imposto su Guido Pella a Umago (Croazia), e il 24 aprile 1977, con le vittorie di Paolo Bertolucci a Firenze su John Feaver e di Corrado Barazzutti a Charlotte (USA) contro Eddie Dibbs. Di quest’ultimo successo possiamo leggere il commento di Gianni Clerici, marcatamente sarcastico, nella cronaca del 26 aprile 1977 sul Giorno:
Per uno che faccia l’insolito mestiere del critico di tennis, occuparsi di tornei giocati a mille miglia da Milano può risultare ambiguo, o magari addirittura equivoco. Eccomi qui, di fronte ad un torneo su terra rossa colorata di verde, che si svolge in un Paese chiamato Charlotte del quale non ho la più pallida idea, vinto da Corrado Barazzutti con punteggio alla Jack Kramer 1947. Corradino nostro ha infatti lasciato due games ad Amritraj, 4 a Okker, 3 a Panatta (sic!) e 6 a Eddie Dibbs, in finale. A Panatta e Dibbs, giocatori qualificati per la semifinale di Dallas, Barazzutti ha addirittura rifilato due 6 a 0. Si pone subito, per il critico, l’elementare alternativa: andava a mille Barazzutti, o erano fermi gli altri?